DATI COVID

La pandemia ha morso e morde ancora. Siamo alla quinta ondata. Fortunatamente molti dei miei Assistiti passati attraverso i giorni di quarantena non ha accusato seri disturbi, rilevanti dal punto di vista clinico: sono stati asintomatici o afflitti da una forma simil-influenzale. In genere l’infezione é esordita con un paio di giorni di febbre e dolori articolari diffusi, poi è cominciato una sindrome da raffreddamento con tosse insistente e catarro. In genere è bastato del paracetamolo, un calmante per la tosse e “fumi” con bicarbonato (il rimedio delle nonne, dei tempi che furono). In qualche caso è servita una visita domiciliare, per rassicurare e far sentire una presenza, una sorveglianza. Altre volte è bastato un colloquio telefonico.

Come è stato nella prima e seconda ondata, quando lavoravo ancora in ospedale, io sono ancora qui per tenere fede alla mia promessa di impegno e professionalità fatta il giorno della mia laurea, nell’ormai lontano 1990.

Purtroppo però una mia Assistita è deceduta in ospedale per una polmonite interstiziale. Un dolore.